GENNAIO – TULIPANI
ORIGINE - Il tulipano è originario della Turchia, che lo ha assunto come simbolo nazionale. Il nome deriva dal turco «tullband», che significa copricapo, turbante, per la forma che il fiore sembra rappresentare. Questo fiore ebbe una grande popolarità in Turchia nel XVI secolo durante il regno di Solimano il Magnifico che lo volle sviluppare in numerose varietà ed impiantare ovunque. Fu portato per la prima volta in Europa nel 1554 da un ambasciatore di Ferdinando I alla corte di Solimano il Magnifico che ne spedì alcuni bulbi al botanico Carolus Clusius, responsabile dei giardini reali olandesi. Clusius trovò un modo per sviluppare molte varietà di tulipani, nei più svariati colori e forme. La sua coltivazione nei Paesi Bassi iniziò all'incirca a partire dal 1593. I tulipani divennero rapidamente una merce di lusso e uno status symbol, non solo per il loro valore decorativo, ma anche per il valore economico, e crebbero rapidamente di prezzo. Si contrattavano in casa di un mercante generando tra il 1634-37 la prima bolla speculativa documentata della storia del capitalismo, la famosa “bolla dei tulipani” che scoppiò il 5 febbraio 1637.
In Europa i maggiori produttori e commercializzatori di bulbi di tulipano sono i floricoltori olandesi. Si utilizza per decorare parchi, giardini, aiuole, prati, per la produzione industriale del fiore reciso, in vaso sui terrazzi o negli appartamenti per la forzatura invernale.
E’ anche il simbolo della Associazione per la lotta al Parkinson italiana.
COLTIVAZIONE - I tulipani risultano essere delle bulbose rustiche, che in Italia possono venire lasciate nel terreno durante l’inverno, e anche durante l’estate; in effetti il ciclo vegetativo della pianta è abbastanza breve: all’inizio della primavera i bulbi cominciano a germogliare, fioriscono in primavera inoltrata, e in estate le foglie già disseccano.
Quindi le piante di tulipano necessitano di cure colturali soltanto per alcuni mesi all’anno; questa caratteristica le rende adatte ad essere coltivate come delle annuali: a fine stagione vegetativa, i bulbi possono venire dissotterrati, e conservati in luogo buio, fresco ed asciutto, fino all’autunno, quando vengono generalmente interrati.
Queste bulbose amano un terreno fresco e profondo, abbastanza ben drenato, per evitare che l’acqua stagnante favorisca l’insorgere di malattie fungine, che potrebbero rovinare irreparabilmente i buli; alla comune terra di giardino, si aggiunge del terriccio universale, poca sabbia per aumentare il drenaggio, e poco stallatico per arricchire di sali minerali; i bulbi di tulipano si interrano ad una profondità pari a circa il doppio del loro diametro, in modo che siano riparati dal freddo intenso, ma anche dalla calura estiva.
Tradizionalmente i tulipani vengono posti in terra in autunno, in modo che all’arrivo della primavera siano già ben insediati nel terreno e possano fiorire agevolmente; volendo la maggior parte delle varietà possono essere lasciate indisturbate nelle aiole per molti anni.
Le annaffiature si forniscono solo quando il terreno è asciutto, e solo nel periodo di sviluppo aereo delle piante, quando quindi sono presenti germogli, fiori o foglie. Il fertilizzante si fornisce a fine inverno e subito dopo la fioritura.
USO - tulipani sono tra le bulbose più diffuse nei giardini di tutto il mondo, la loro bellissima fioritura primaverile decora le aiole, ed i loro fiori vengono coltivati per essere utilizzati in mazzi e bouquets di ogni tipo